Nel panorama implantologico c’è una tecnica innovativa che spicca nella risoluzione di quei casi in cui c’è scarsità di osso. Non stiamo parlando degli innesti ossei, ma degli impianti zigomatici.

Se non ne hai mai sentito parlare e vuoi approfondire, leggi tutto l’articolo!

Implantologia zigomatica: cos’è e come funziona

L’implantologia zigomatica è stata sviluppata per rispondere a una mancanza di soluzioni nel caso del paziente con riassorbimento grave dell’osso mascellare che, per vari motivi (età, uso della dentiera) ha sviluppato un’atrofia. In questi casi, essenzialmente, non c’è abbastanza osso per ospitare una protesi o degli impianti dentali.

La tecnica degli impianti zigomatici permette di innestare sull’osso della mascella delle viti, a cui viene collegata un’arcata dentale. In questo modo è possibile ripristinare la masticazione e dare al sorriso funzionalità, senza dover sottoporsi a una lunga e più complicata procedura di innesto osseo.

Implantologia zigomatica: vantaggi

Vediamo quindi i vantaggi principali degli impianti zigomatici.

  • Velocità: è possibile riavere il proprio sorriso nel giorno stesso dell’intervento.
  • Controllo massimo del dolore: grazie alle anestesie e ad una accurata programmazione dell’intervento, il dolore dell’intervento pressochè si azzera e gli esiti post-operatori sono molto ridotti.
  • Recupero di gengiva e osso: con questo intervento si recuperano appunto gengiva e osso, in questo modo le labbra e le guance appaiono più sostenute.

Implantologia zigomatica: rischi e controindicazioni

Le percentuali di successo di questo metodo sono buone e si tratta di una tecnica, anche se molto innovativa, adottata di frequente nei pazienti con atrofie ossee e quindi può essere affrontata con serenità.

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