Il ciuccio è tutt’oggi oggetto di discussione: da un lato è l’alleato migliore per calmare il piccolo, dall’altro i genitori si chiedono di continuo come e quando rimuovere questo vizio. Pediatri e dentisti condividono il pensiero che passato un certo periodo, questo “vizio” vada regolamentato ed eliminato gradualmente, in quanto l’uso prolungato durante la crescita può causare problemi alle arcate dentarie. Ma quali sono il modo e il periodo più adatti? Continua a leggere l’articolo e scopri di più su come e quando rimuovere il ciuccio al tuo bambino. 

 

Benefici e svantaggi del succhiamento

Il succhiamento “fisiologico” è un fattore positivo:

• ha un effetto calmante;
• ha un valore nutrizionale;
• produce appagamento;
• impegna l’apparato stomatognatico.

Il ciuccio non è un oggetto indispensabile, alcuni bambini infatti lo rifiutano. Per altri, però, è fondamentale per rilassarsi e calmarsi nei momenti di malessere e di pianto inconsolabile. Proprio come il seno, il ciuccio ha un effetto consolatorio legato al bisogno del contatto con la mamma. 

L’abitudine al succhiamento di ciucci, dita o altri oggetti è considerata normale fino a circa i 2-3 anni. Se persiste, può essere la causa di problemi importanti all’interno della bocca.

  • Sul piano trasversale: può essere d’ostacolo allo sviluppo dell’ampiezza del palato, poiché si interpone tra la lingua e l’arcata superiore, impedendo alla lingua di poggiare sul palato.

  • Sul piano saggittale: può determinare un allungamento dell’arcata superiore, causando problemi al profilo del bambino.

  • Sul piano verticale: potrebbe causare il morso aperto, un mancato contatto tra i denti che impedisce alla bocca di chiudersi bene.

È inoltre altamente sconsigliata la diffusa abitudine di intingere il ciuccio in sostanze zuccherate perché potrebbe portare problemi non solo dentali, ma anche di salute, come coliche e mal di pancia.

Quando rimuovere il ciuccio?

L’età corretta non esiste: ogni bambino è diverso e questo influisce anche sull’età giusta per cambiare le sue abitudini. Di norma si consiglia di iniziare circa ai 12 mesi e non superare i 24/36 mesi (se ci si accorge che il bambino è pronto a rimuovere il ciuccio prima del previsto si può provare a cogliere l’occasione per farlo). 

Dopo il primo anno di vita, inizia la fase di sviluppo del linguaggio e il ciuccio potrebbe rappresentare un ostacolo sia perché rappresenta un disincentivo a parlare, sia perché interferisce con il corretto sviluppo dei muscoli della lingua e delle labbra. È necessario limitare l’uso del ciuccio solo ai momenti di effettiva necessità, abbandonandolo gradualmente e sperimentando forme di consolazione più mature.

 

Qualche consiglio per rimuovere il ciuccio senza traumi:

Il distacco dal ciuccio è un passo importante per il bambino, di conseguenza ciò che vi consigliamo è di:

  1. Scegliere il momento giusto, il piccolo necessita di un periodo di tranquillità ed è sconsigliabile tentare di farlo in concomitanza di altri cambiamenti ad esempio l’inizio della scuola o di qualche nuova attività;
  2. Coinvolgere chi si occupa del bambino, come i nonni, la babysitter o chiunque partecipi alla sua crescita quotidiana;
  3. Cominciare a togliere il ciuccio durante il giorno e gradualmente anche di notte. Il primo periodo sarà difficile ma è importante persistere;
  4. Festeggiare, magari con un regalo, se riesce a fare a meno del ciuccio per un certo periodo di tempo.

Se non ci si sente di imporgli la scelta si può sempre decidere di aspettare che arrivi il momento più adatto quando il bambino sarà abbastanza maturo da potervi rinunciare volontariamente.

Se hai ancora dubbi su quando rimuovere il ciuccio e vuoi maggiori informazioni non esitare a contattarci!

quando rimuovere il ciuccio ai bambini: bambina che dorme senza ciuccio con elefantino

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