Logopedista

Dott. Martina Segato

Laurea in Logopedia – Università di Padova
Master in Deglutologia – Università di Torino

Erre moscia

• L’erre moscia è un problema che si può risolvere?
La /r/ è il suono della lingua italiana più complesso da produrre. A volte i bambini imparano a pronunciare la /r/ in maniera scorretta, con una vibrazione della base della lingua, verso la gola, al posto di usare la punta. Questo è, a tutti gli effetti, un difetto di pronuncia.
• Come si può intervenire?
Rafforzando i muscoli della lingua e insegnando al paziente dove posizionare la punta e quale movimento eseguire, è possibile ottenere una vibrazione adeguata. Ci sono però dei fattori sfavorevoli: ereditarietà (quindi se genitori o parenti presentano questa dislalia), demotivazione e scarsa volontà del paziente (spesso i risultati non si ottengono in breve tempo), estrema ipotonia e debolezza della muscolatura linguale, età del paziente (per un bambino molto piccolo è difficile collaborare, consiglierei di lavorare sulla /r/ dopo i 5 anni). La logopedista può aiutare a valutare ogni singolo caso e cercare quindi la soluzione più idonea.

Lettura lenta e scorretta

• Il mio bambino è in prima elementare, rispetto ai suoi compagni legge molto lentamente e fa molti errori, si scoraggia e rifiuta spesso di fare i compiti. Le maestre mi dicono di non preoccuparmi ma io vorrei fare qualcosa…

In prima elementare non possiamo ancora di dislessia, ma solo di un ritardo dello sviluppo delle competenze nel linguaggio scritto. Ci sono alcune abilità, chiamati prerequisiti scolastici, che i bambini sviluppano e allenano nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, come:

  • La capacità a dividere e unire le parole in sillabe o in singoli suoni (es: c-a-n-e per cane);
  • riconoscere le parole che iniziano o finiscono con la stessa lettera;
  • la capacità di tenere in memoria degli elementi (memoria a breve termine);
  • analizzare e riconoscere due simboli uguali (es: distinguere la b dalla d);
  • saper distinguere due parole simili (es: pollo-bollo, fino-vino, topo-dopo);
  • saper porre in sequenza correttamente una piccola sequenza temporale di immagini, rispettando le regole del prima/dopo, causa/effetto.

Il mio consiglio è valutare con la logopedista questi prerequisiti: se sono assodati, il bambino svilupperà un’adeguata lettura (probabilmente il bambino dovrà solo acquistare un po’ di sicurezza); nel caso contrario per aiutarlo si possono stimolare i punti di debolezza emersi con una terapia specifica. Questo favorirà un adeguato sviluppo del linguaggio scritto.

Balbuzie a 4 anni

• Il mio bambino ha quasi 4 anni e all’improvviso ha iniziato a balbettare. Non era mai successo prima e non so come comportarmi.

La balbuzie è un disturbo di fluenza che può comparire nei bambini a qualsiasi età. Ci sono alcuni elementi che dobbiamo tenere in considerazione:

  • Se blocchi e ripetizioni compaiono prima dei 6 anni
  • Se la balbuzie ha un andamento fluttuante (alcuni giorni balbetta molto, altri per niente)
  • Se la balbuzie dura meno di 6 mesi, poi sparisce
  • Se il paziente è di sesso femminile
  • Se non ci sono altri casi di balbuzie in famiglia

In questi casi ci sono minori probabilità che la balbuzie si stabilizzi nel tempo. Quindi è probabile che sia un evento passeggero; può estinguersi in autonomia senza bisogno di intervento.

• Ci sono delle cose che posso fare per aiutare il mio bambino?

Sicuramente lo stile comunicativo del genitore e di chi lo circonda è molto importante. Consiglio di:

  • Non anticipare il bambino
  • Non finire la frase al posto suo, ma attendere con calma che abbia concluso la frase
  • Non trasmettere ansia o preoccupazione, chiedendo di andare piano o prendere respiro

Si consiglia comunque si rivolgersi ad un logopedista in modo che possa analizzare il caso nello specifico e dare quindi indicazioni precise al genitore.