Psicologa

Dott. Marina Calogero

Psicologa dell’Educazione e Specialista in Psicoterapia Analitica
Università Pontificia – VE

Disturbi del sonno

• Mio figlio ha sempre avuto un sonno poco tranquillo ed ora con l’apparecchio è ancora più in difficoltà, come posso fare?

Un sonno irrequieto può avere molte cause che variano anche in base all’età di insorgenza ed hanno necessità di essere approfondite. Un ruolo particolarmente importante è assunto dalla relazione costituitasi nella prima infanzia tra il bimbo e le sue figure di accudimento: è particolarmente complesso come momento quello della nanna, in quanto implica una necessaria separazione del piccolo da voi genitori e racchiude la normale paura di rimanere da soli. Può parlarne con la specialista per indagare al meglio le cause alla base della problematica e trovare insieme delle strategie utili ad aiutare suo figlio ad avere un sonno più tranquillo. 

Comunicare e collaborare

• Mio figlio ha difficoltà ad accettare l’apparecchio e a fare quello che ha detto lo specialista, come posso fare?

In entrambi i casi è possibile evidenziare una difficoltà di ottenere la collaborazione di suo figlio in ambiti di cui, da adulti, sappiamo l’importanza per un corretto sviluppo psicofisico.

Non è facile far accettare un cambiamento al proprio figlio e chiaramente le difficoltà variano in base alla sua età. Una strategia possibile in questi casi per ottenere la collaborazione è mostrargli quali possono essere le conseguenze negative e quelle positive ad esempio dell’indossare l’apparecchio oltre a rassicurarlo e motivarlo considerando questo evento come importante per lui, senza banalizzarlo o ingigantirlo. Ciò gli consentirà di poter vivere l’evento con atteggiamento positivo e non come una “sventura”, spiegandogli che si tratta di qualcosa di transitorio che lo migliorerà!

• Mio figlio ha difficoltà a fare i compiti, mi dice spesso che non ha voglia e diventa scontroso, come posso fare?

È necessario naturalmente approfondire le cause di problematiche scolastiche per poter escludere ad esempio eventuali disturbi dell’apprendimento. Spesso un atteggiamento svogliato ed irrequieto di fronte ai compiti può essere una richiesta di vicinanza ed attenzione che il bambino fa al genitore. Sarà importante dunque una consultazione multidisciplinare che consenta di approfondire quale sia la causa del comportamento non collaborativo del bambino e trovare insieme delle strategie utili per lui.

Alimentazione

• L’ortodontista mi ha raccomandato di sorvegliare l’igiene dentale e di fare attenzione agli zuccheri che assume, soprattutto ora che ha l’apparecchio, cosa mi consiglia?

Prestare particolare attenzione ad una sana alimentazione per il proprio bambino è un elemento di generale e fondamentale importanza, non solo per una corretta igiene dentale e quindi per avere un buon risultato con la terapia ortodontica, ma anche per non rischiare di incorrere in disturbi dell’alimentazione.

Se tuo figlio è in fase adolescenziale è necessario prestare attenzione ad altri fattori che riguardano per lo più il significato che tuo figlio da al cibo. L’adolescenza è un periodo critico per definizione e porta con sé una serie di difficoltà collegate allo sviluppo dell’identità del ragazzo e della sua autonomia. È sempre utile instaurare un dialogo emotivo con il proprio figlio ed in questa fase d’età risulta fondamentale perché lui non riversi le sue frustrazioni sul cibo e non trovi in esso uno sfogo consolatorio. Sarà importante in questo caso una collaborazione con la psicologa per comprendere quali sono gi elementi di difficoltà del ragazzo e di voi genitori nella sua gestione al fine di far emergere le sue e le vostre risorse e far fronte ai passaggi cruciali della vita di vostro figlio.